Coups de theatre per svelare vizi e ossessioni della società vittoriana . L’indagine è donna e si firma Dorcas Dene

Quando si parla di giallo ottocentesco nell’ immaginario collettivo ci sono solo due modelli principali ovvero Agatha Christie e Arthur Conan Doyle . Con i loro fortunati personaggi rispettivamente di Poirot , Miss Marple e Sherlock Holmes hanno indubbiamente segnato non solo la loro epoca ma anche le successive , Non esistevano però soltanto loro . Un ciclo di autori e autrici sono stati a lungo vittime di un delitto chiamato damnatio memoriae . Immaginate una persona che scrive per un certo numero di anni , raggiunge una certa popolarità in vita e poi alla sua morte non resta più nulla per ricordarla . Come se non fosse mai esistita . Per fortuna nel vasto panorama editoriale italiano esistono case editrici che hanno nella riscoperta la cifra di riconoscimento oppure dedicano una collana apposita a questo . Indubbiamente è un lavoro lodevole che merita di essere valorizzato perchè permette alle generazioni attuali e alle future di ampliare la propria conoscenza . Questo è il caso ad esempio della casa editrice palermitana il Palindromo che nella collana Kalispèra ha pubblicato sia testi totalmente inediti sia a scopo celebrativo per una particolare ricorrenza . Con la traduzione di Viviana Carpifave e l’introduzione di Salvatore Ferlita Le avventure di Dorcas Dene s’inseriscono perfettamente all’ interno di questa collana ma con la particolarità di far convergere entrambi gli aspetti segnalati precedentemente . Il libro è infatti pubblicato quest’ anno perchè ricorrono i cent’anni della morte dell’ autore . Finora George Robert Sims non era mai stato pubblicato in Italia . Sembra opportuno quindi prima di addentrarsi nell’ opera fornire qualche notizia biografica . George Robert Sims era un giornalista d’inchiesta , sceneggiatore , regista e romanziere inglese , Era contemporaneo di Conan Doyle con cui pare avesse un rapporto d’amicizia e stima reciproca , Aveva un ‘innato gusto per il macabro e il mistico . Il culmine si raggiunse per la sua analitica ossessione per Jack Lo Squartatore . Nel 1897 diede vita ad una nuova simpatica detective in gonnella di nome Dorcas Dene . Una donna destinata a lasciare il segno che non faticherete ad amare . Il volume è costituito da cinque casi in cui l’autore con dissacrante ironia disvela vizi e ossessioni degli aristocratici londinesi nel periodo vittoriano I protagonisti principali sono Dorcas Lester e Mr. Saxon che si rivelano dei perfetti alter ego dell’ autore stesso . L’uomo ha trasferito nei due personaggi le passioni per l’inchiesta e il teatro . In un periodo storico in cui il semplice fatto che ad indagare fosse una donna generava ancora sorpresa e meraviglia Dorcas con uno spiccato acume conquista la scena prendendosi il palcoscenico come un indiscussa protagonista . Nel passato di Dorcas c’è la recitazione , che lei lascia dopo il matrimonio con il pittore Paul Dene . L’uomo perde la vista e non potendo più lavorare, deve essere Dorcas a mantenere la famiglia . La donna pensa di ritornare a recitare ma riceve una proposta tanto inaspettata quanto allettante . Un loro amico Mr. Johnson poliziotto ormai in pensione, decide di non mandare in vacanza l’istinto investigativo e di diventare detective, chiamando Dorcas come assistente . Johnson si ritira a vita privata e lascia l’agenzia a Dorcas . La storia sembra in qualche modo ripetersi quando sulla sua strada la ormai famosa detective ritrova Mr. Saxon un collega drammaturgo che assume come assistente . Il simpatico drammaturgo è anche la voce narrante che accompagna il lettore tra i vicoli londinesi destreggiandosi tra casi piuttosto intricati . L’uomo si ritrova piacevolmente inglobato nel nucleo familiare di Dorcas denominato dall’ autore “il concilio dei quattro” , Esso è costituito dai coniugi Dene , l’anziana madre della detective e il loro cane Toddlekins . Il termine nucleo non è stato qui utilizzato a caso ma proprio per indicare il parallelismo che intercorre tra Sims e Pascoli. L’immagine del nido di pascoliana memoria è qui riproposta con fotogrammi di accogliente quotidianità che si ripetono all’ inizio e alla fine di ogni caso . Come per seguire uno schema ben preciso che apre e chiude un singolo cerchio . Dopo essere stati invischiati nel caos nobiliare e nelle situazioni più rocambolesche il duo merita di ritornare alla condizione originale del rassicurante focolare . Il concilio si riunisce per appassionati resoconti in cui emergono le loro spiccate personalità che permettono un maggiore districamento della realtà mediante il confronto tra argute menti e così le poche ombre rimaste sono totalmente dissipate dal raggio di sole . All’ interno dell’ opera un notevole spazio è riservato allo spaccatura sociale tra progressisti e conservatori, un importante quanto spinoso argomento che ha interessato molteplici scrittori tra cui si cita De Roberto . Ad esempio la madre della detective ricorda Donna Antonia l’anziana protagonista de l’opera derobertiana Il rosario . Le due donne si caratterizzano per una personalità conservatrice che deve continuamente dialogare con le visioni opposte ma che nonostante tutto tengono a mantenere un punto e dimostrare che quella porzione di realtà esiste ancora , non è morta del tutto . Pensate che la nostra amata investigatrice pur avendo un nuovo lavoro rinunci all’ antica passione ? Assolutamente no . La particolarità di Dorcas è quella di sfruttare le sue straordinarie capacità mimetiche . Nelle cinque indagini infatti si susseguono diversi e divertenti travestimenti , da zingara , artista di strada, cameriera . L’articolato registro della finzione è utilizzato per confondersi nella società totalmente menzognera , teatro di segreti indicibili che se troppo radicati diventano oscuri misteri. Questa è l’unica arma per far emergere barlumi di verità che hanno l’obbligo morale di divertire ma anche di spingere ad un’ accurata riflessione sulla caducità umana che impervia indisturbata da secoli .

La copertina originale dell’ opera . Per la versione a colori si ringrazia la casa editrice