La pittrice di Tokyo di Sarah Iles Belmonte

La pittrice di Tokyo

Palermo, 1938. Mentre le sue coetanee si sposano e crescono figli, Jolanda sfreccia in bicicletta per i campi indossando i pantaloni del fratello, con i capelli al vento e la macchina fotografica sempre in spalla. Vuole essere libera, ma sa bene che per una donna, in Sicilia, la libertà è fatta di piccole conquiste segrete: come le poesie scritte sotto falso nome che appende ai muri della città, o il lavoro da fotoreporter che suo padre le concede di svolgere in attesa che metta la fede al dito. Intanto, l’Europa è scossa dalle leggi razziali e dalla minaccia di una nuova guerra. Sognare una vita diversa sembra impossibile, ma il destino le riserva una possibilità inattesa: un biglietto per Tokyo pagato da una misteriosa benefattrice. È così, apparentemente per caso, che Jolanda si imbatte nella storia di O’Tama Kiyohara, straordinaria pittrice giapponese che per amore ha trascorso più di cinquant’anni a Palermo, creando con le sue opere un ponte invisibile tra le due isole del suo cuore. L’incontro con O’Tama e con il Giappone sarà per lei un nuovo inizio. Osservando l’eleganza dei kimono, la solennità del monte Fuji e la grazia dei pruni in fiore, scoprirà una terra fatta di bellezza e tradizione, e attraverso il suo obiettivo avrà l’occasione di guardare con altri occhi la natura, l’arte e la femminilità.

Introduzione

Che cosa significa destino? A volte, si usa questo termine senza comprenderne il significato, ha ramificazioni impossibili da decifrare come il codice dei nostri silenzi. Essi riposano come pietre sul cuore fino a quando un raggio di sole li riscalderà e il suo calore come un abbraccio segnerà una nuova via. La nave delle seconde possibilità non dice mai, dove attraccherà e il porto potrebbe essere più sepolto del nostro animo. Perché la vita sta chiedendo l’ennesima prova, non le bastano più i battiti di un cuore in tumulto? Da quando è diventata così avida da lasciare soltanto briciole all’uman passaggio? Quello stesso essere accecato dal continuo possedere , non si accorge di ciò che ha e rischia di perdere anche quello , trovandosi da solo sulla riva del mare senza qualcuno che lo saluti e il verso del gabbiano si muta in uno straziante canto in cui un arrivederci ha il sapore amaro di un addio . Si perde il viandante nel cullare delle onde affinchè nel perduto orizzonte trovi il prato in cui cogliere la sua rosa, dentro di sé riconoscerà ogni possibile sfumatura e il colore da poter chiamare anche in un sol sussurro vero amore.

Aneddoti personali

Ho conosciuto Sara attraverso i vari gruppi Facebook dedicati al magico mondo dei libri e sono stato felicissimo di questa sua pubblicazione ringraziando l’agenzia Kalama che gentilmente mi ha inviato questo bellissimo romanzo, devo innanzitutto dire che è un libro che mi ha sorpreso moltissimo. L’arte non è il mio settore e ho come tutti i gusti soggettivi della bellezza e inizialmente ho avuto qualche timore a recensirlo ma poi pagina dopo pagina la storia mi catapultava nel suo magico universo e l’ho veramente divorato. Non riuscivo a staccarmi fino alla fine e lo porterò nel cuore per sempre. Una saga familiare ben scritta che saprà emozionarvi come ha fatto con me. Mi ha emozionato particolarmente il confronto con l’autrice durante la lettura e quando mi ha confessato che ci teneva a colpirmi, è stato qualcosa che mi ha inorgoglito tantissimo. Avrei voluto che il viaggio de La pittrice di Tokyo non finisse mai e alla fine cari amici e amiche mi sono pure commosso.

Recensione

Che colore ha la libertà? Un germoglio da ammirare nei cuori impavidi anche nelle gelide mattine d’inverno mentre una pioggia incessante bagna il suolo terreno così come un triste pianto che cerca continuamente la sua foce per rivivere quell’attimo di pace che crede perduto . La battaglia è lo stremante simbolo che racchiude universalmente tutte le esistenze femminili. Donne pronte a sfidare ogni ideologia così radicata nel sistema sociale da essere paragonata a un nemico insidioso. Ognuno di loro avrà il coraggio necessario per sconfiggerlo? Da che cosa si misura ? Il coraggio si misura dalla capacità di non nascondere le proprie paure, perché la fragilità non è un difetto ma la possibilità di conoscere e abbracciare l’essere nella sua totalità. Due donne che si raccontano parallelamente tra Sicilia e Giappone che l’autrice fa convergere quando giunge il culmine della loro sopravvivenza. Due donne allo specchio della vita che si specchiano nello sguardo dell’altra si riconoscono e mutano il proprio dolore in forza. Un viaggio nel passato attraverso le voci di Jolanda ed Eleonora apparentemente lontane eppure così vicine. Il romanzo è ambientato a Palermo nel 1938, si respira universalmente aria di guerra, Jolanda è la figlia ribelle di Francesco Ajello un padre amorevole che spinge la giovane a coltivare il proprio sogno di diventare una fotocronista almeno fino a quando le chiede di salvare l’onore e la rispettabilità della famiglia e la richiama al proprio dovere. Jolanda si rifiuta e scappa da Palermo rifugiandosi in Giappone, una donna misteriosa di nome Eleonora le ha pagato un biglietto e desidera ardentemente che la raggiunga. Jolanda sa che dietro ogni dipinto o fotografia si cela una storia ma è ignara che attraverso quel lungo e rocambolesco viaggio scoprirà la più grande di tutte: la sua. Dietro Eleonora si nasconde ancora una volta la grandissima pittrice O’Tama Kiyohara. Con uno stile scorrevole incantevole e magnetico l’autrice consegna ai lettori uno straordinario romanzo storico che ha il retrogusto di una fiaba restando completamente rapiti dalla formula, c’era una volta. Il romanzo è costituito da trentasette capitoli che hanno a loro volta una struttura particolare. I ventidue capitoli su Jolanda seguono i canoni classici di un romanzo, i quindici su O’Tama invece sono epistole che hanno come titolo i suoi dipinti più importanti e i disegni si tramutano magicamente in parole. Le lettere sono precedute da uno zero e nel suo misterioso significato si cela la centralità del tutto. La scrittrice analizza tra le pagine la sostanziale differenza che intercorre tra patria e casa. Quando Jolanda arriva a destinazione nulla le appare come immaginava né il Giappone né tantomeno O’Tama. Quest’ultima è diventata un’anziana spigolosa, rude e taciturna ma nel cuore porta lo stesso desiderio della Mondaini raccontata da Venturini, essere sepolta con l’uomo che ha amato per una vita intera. Tokyo è l’occasione per Jolanda di ritornare a parlare col proprio sé ma in questo viaggio non è sola, ci sono molteplici personaggi tra cui si segnalano Ruggero un simpatico e dignitoso calzolaio e Alfredo uno scapestrato fotografo che lotta con l’ingombrante ombra del nonno, ma finalmente il giovane potrebbe trovare la sua camelia L’autrice trasferisce il significato verista di realtà nel concetto di bellezza. Dove sta il bello? Non solo negli incantevoli paesaggi ma anche nell’amore, nella morte e nella povertà. Spesso per vedere realmente bisogna cambiare prospettiva. Belmonte ha lavorato in maniera certosina, ha svolto una ricca ricerca storica. In particolare nelle pagine dedicate al colera in territorio siculo, riecheggia la stessa intensità presente nel celebre passo manzoniano denominato La madre di Cecilia. Che cosa si nascondono nel passato della pittrice di Tokyo? O’Tama , Guglielmina e Jolanda tre generazioni inaspettatamente legate da un commovente segreto . Un viaggio alla riscoperta della femminilità negata dove è narrata con poetiche pennellate l’emozionante storia d’amore tra O’Tama Kiyohara e Vincenzo Ragusa, un sentimento capace di fronteggiare ogni costume e sconfiggere la bestia più pericolosa di tutte: Il tempo. Un romanzo toccante dove fino alla fine niente è come sembra tranne il ponte dialogico tra due culture per disegnare tra terra, mare e cielo un nuovo orizzonte .

Conclusioni

Un romanzo che consiglio di leggere a tutti perché difficilmente lo dimenticherete.

Voto

5/5

Video

Correlati

Citazioni

Note

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.