Manuela di Mario Falcone

Manuela

Roma. Manuela è una bella sedicenne figlia di genitori divorziati. Stanca di vivere ai margini del lusso, vessata ed esclusa dalle compagne di classe, decide di monetizzare l’unica cosa che possiede e cioè un bellissimo corpo. Figlia di una madre irrequieta e piena di sensi di colpa e di un padre debole, Manuela incontrerà anche l’amore, ma sarà quello sbagliato. Dalla maîtresse degli inizi, Manuela e la sua ex nemica Selvaggia, con cui darà vita a un remunerativo sodalizio, finiranno nelle grinfie di Slot, uno sfruttatore violento e senza scrupoli che le introdurrà anche nell’ambiente dei film porno. Mario Falcone con uno stile asciutto, ma non privo di amara ironia, ci restituisce il ritratto di una società indifferente, corrotta, dove morale ed etica suonano come parole vuote e dove tutto è lecito in nome dello status e del successo e, soprattutto, del denaro che permette di acquisirli quando gli altri valori e meriti vengono meno.

Introduzione

È una data imprecisata di un giorno qualunque per tutti gli altri ma non per me. Sto per uscire mi dico più volte, come il motivetto di una canzone assordante che cantavo d’estate, mentre le spiagge assolate e le onde del mare rallegravano la mia giovane età regalandomi una parvenza di normalità che troppe volte ho scacciato. Di errori ne ho fatti tanti ma adesso ho raggiunto un traguardo importante e forse per la prima volta sono veramente fiera di me. Ho fatto pace con il giudice più inflessibile di tutti: me stessa. Oggi quando mi osservo allo specchio, lo sguardo severo è scomparso, sono diventata più indulgente perché ho compreso che tutti siamo peccatori e teniamo scheletri e segreti indicibili nell’armadio o sotto il letto. Nessun posto però è sicuro credetemi perché la coscienza arriva ovunque. Bussa alla porta incessantemente costringendoti a guardare la realtà per quella che è: un esempio di distruzione e solitudine. Forse pensate che io sia troppo disfattista o cinica? Beh il cinismo l’ho conosciuto sulla mia pelle e vi posso assicurare che non è questo . Anzi adesso ho imparato a essere ottimista nei confronti della vita, ho riacceso la speranza. Lo ricordo ogni volta che mi specchio negli occhi della mia amica Velia. Domando alla mia stessa bambina Perché l’hai fatto? Il suo era vero dolore. Il tuo soltanto un sano e puro egoismo. Ho creduto per troppo tempo di essere scaltra e furba invece era solo ingenuità. Quanto vorrei che tornasse! La accarezzerei come il più prezioso dei diamanti ne avrei più cura. Che bella parola cura, l’ho scoperta da poco. Io ne ho avuto poca per me stessa e gli altri che mi stavano accanto, ma era come se io fossi sulla mia isola deserta e non vedessi nessuno. Tranne il piacere che esercitavo sugli uomini. Spesso Marcello mi dice che sono ancora bellissima, ma basta questo termine per riportarmi indietro, come se questo tempo qui dentro non fosse mai esistito. Mi mancavano le carezze di mio padre e la complicità con mia madre è vero, ma l’affetto non si elemosina. Vi auguro di non vedere mai lo sguardo perso di un genitore che fatica a riconoscere la sua stessa carne. Non è questione di personalità ma apprendere quanto si può cadere in basso. Cadevo e mi rialzavo da sola fino alla prossima caduta. Ho giocato a essere grande invece ero infinitamente piccola. L’imitazione di una donna, una bambola che gli uomini non posavano mai perché si poteva inventare sempre un nuovo gioco. So tutto sulle perversioni oscure che abitano le menti delle persone apparentemente rispettabili. Ho ricevuto da un mio ex una proposta sconcertante che pensavo fosse una pazzia ma forse ragionando non l’è. Scrivere un libro sulla mia storia Mi sembra di vederli quei volti schifati. Non lo comprereste il libro di una baby prostituta non è cosi? Ed ecco allora l’ennesima sfida che vi pongo stavolta guardando il vostro stesso orizzonte . Se questo libro può salvare una figlia e un genitore, allora ne sarà valsa la pena. Sarebbe la mia più grande vittoria. Mi stanno chiamando dal corridoio Marcello, Velia Giorgia e gli altri mi avranno organizzato un comitato di bentornato all’alito di vita che stavolta non mi farò scappare. Vivrò ogni attimo come fosse l’ultimo. Apro il cancello tolgo le sbarre del cuore, corro e piango. Chiudo in un cassetto le notti senza luna e i giorni senza sole e alzando gli occhi al cielo percepisco che questa luce stavolta è anche per me. Vola libero il mio variopinto aquilone della felicità perché non è mai troppo tardi per ricominciare .
Con incommensurabile affetto la vostra Sexy Manu che da oggi sarà semplicemente Manuela.

Aneddoti personali

Non vi nascondo cari amici e amiche di essere particolarmente emozionato perché non credevo possibile che un giorno la mia strada e quella di quest’autore si sarebbero incrociate. Lui oltre ad essere un bravissimo autore è un grande sceneggiatore e credo di aver visto tutte le fiction e i film tv di cui si è occupato. Ci siamo conosciuti attraverso il nostro amico comune Giuseppe Foderaro e da quel momento non ci siamo più lasciati. Mario è diventato uno dei perni fondamentali di questa famiglia che è virtuale solo per le distanze geografiche, ma siamo più uniti che mai perché il bene è autentico. Mario fa tanto per il mondo editoriale e merita tutto l’affetto del mondo per la disponibilità e la gentilezza. Mario è un’anima veramente gentile ed io sono onorato della sua amicizia che sarà coronata da un bello scatto alla prossima Marina di libri dove finalmente ci vedremo. Lo ringrazierò a vita anche perché mi ha permesso di conoscere un’altra anima bella come il caro Mattia e questi sono i doni più belli che un amico possa farti. Durante la telefonata per gli auguri di buon anno mi comunica che presto sarebbe uscito il suo nuovo libro e che per lui sarebbe stato addirittura un onore essere recensito da me. L’onore però è tutto mio perché Manuela è veramente un grande libro. Scritto da qualcuno che sa cosa significa intrecciare una bella storia creando il giusto pathos nel lettore. Che il romanzo tratto, una tema di estrema attualità si comprende subito ma quello che colpisce è che nonostante si affondi nell’oblio l’autore non dimentica di essere delicato. Non assume mai l’atteggiamento giudicante ma narra uno spaccato sociale che troppo spesso fingiamo che non esista. La lettura è stata veloce e piacevole e non potevo iniziare in modo migliore la collaborazione tra il blog e la casa editrice Giulio Perrone. Un ringraziamento finale quindi a tutto il team meraviglioso, sperando di non deludere le vostre attese e che possa essere l’inizio di una collaborazione proficua e duratura .

Recensione

Una cartolina è la folgorazione di un attimo che racchiude tutta la magnificenza del mondo che sembra un eterno girone celestiale, un’atmosfera paradisiaca che filtra sogno e realtà, perché l’immaginazione viaggia più di un perduto orizzonte. Per arrivare a quest’oasi di pace bisogna però attraversare il vertiginoso inferno. Ognuno ha il proprio che si differenza per l’incandescenza, la bramosia e la voracità dell’antica fiamma. Roma li riassume tutti tessitrice d’inganni e menzogne si ritrae con il ritratto di una donna afflitta che nella maturità osserva inerme il fiorir di una ruga solco del tempo che intercorre tra una parvenza, di felicità e un nuovo disarmante dolore. Accarezza il viso Roma matrona, con tratto indulgente e abbozzanti sorrisi perché ha imparato che nonostante tutte le imperfezioni, il volo avviene soltanto dopo rovinose cadute. Ed è così che muta ancora pelle divenendo specchio di verità che si tinge di drammatica attualità. Tra rigogliosi vicoli e tenebrose ville è raccontata la triste epopea di una generazione in decadenza. Luci e ombre di una giovinezza che fugge via senza fare più ritorno. L’adolescenza è quella terra di mezzo tra i balocchi e le responsabilità, dove si dovrebbe apprezzare la trasognante ingenuità invece, si desidera assaporare i giochi da grandi. Questa è la decisione di Manuela Narli la protagonista del romanzo. Ha deciso di dare una virata alla sua inutile esistenza. Vuole salire almeno una volta sul carro dei vincitori e per farlo è disposta a tutto anche a vendere la sua bellezza. Alla giovane sembra di essere nata nel lato sbagliato del cielo dove regnano indisturbati affanni e miserie e vivere e arrancare sono rima sociale come due amanti che si baciano appassionatamente in un attimo che sembra senza fine. L’autore conduce il lettore nel mondo di Manuela per scoprire come in una canzone di Grazia Di Michele tutti i colori che ha. Il suo microcosmo è costituito da genitori distratti e compagni di classe appartenenti a un diverso ceto. Così il divario si trasforma in baratro appena la giovane sale sulla giostra della prostituzione, dove lo addobbante lusso, nasconde tutti i colori del suo buio. Essi riemergono prepotentemente però nella solitudine della sua cameretta perché la voce della coscienza non si può soffocare del tutto anche quando si sta morendo lentamente ogni giorno di più. Nelle pagine Falcone affronta la funzione sociologica e psicologica dell’errore che come un morbo si duplica e assorbe mutando ogni personalità, anche la persona più dolce diventa cinica perché il muro della vergogna non è semplice da abbattere . La scrittura è ruvida e tagliente ma nonostante si addentri profondamente nelle stanze più segrete dell’eros lo scrittore, si caratterizza per l’estrema delicatezza nel narrare. L’intreccio è in sostanza perfetto, la trama è scorrevole si susseguono continui colpi di scena che creano il giusto pathos nel lettore. Il mondo degli adulti è colmo di corruzione e come può una sirena sopravvivere in un mondo di squali? Ammaliando e ammaestrando come le insegnano Barbara e Karma e così che gli uomini cadono ai suoi piedi , prigionieri di una rete pericolosa e risucchiante che vede in Internet , nel piacere e nel denaro le tre belve affamate . Se nel romanzo di Vicidomini si analizza il dark web qui la tema, si riappropria della naturale carnalità in una danza lussureggiante di corpi e perversioni. In Falcone tutto è cosparso di oscurità e com’è vissuta dagli altri coetanei questa eterna notte senza luna? Un gioco- forza che non sa ancora da che parte pendere se da quella ammirativa di Selvaggia e Fausto oppure se da quella respingente di Giorgia che è il grillo parlante di tutta la storia. L’unica certezza è che tutti loro indistintamente rappresentano un nuovo ciclo di vinti dove fa male vedere che troppo presto i ragazzi conoscano l’altra faccia dell’amore aggiungendo come effetto speciale una polvere magica che non ha nulla di fatato, ma confonde, altera le menti e crea dipendenza. Un bisogno d’amore che si fa eco rabbioso, un canto di morte autodistruttivo che vuole prepotentemente descrivere la solitudine odierna. Tutti i personaggi di questo romanzo sono, infatti, affetti da un male di vivere che li attanaglia e nonostante tutto chieda salvezza, essa non è prevista per tutti. Il codice della bellezza ha le sue regole e Manuela forse l’ha capito troppo tardi schiava di desideri e inquietudini, ma quella candela accesa anche se la luce è fioca le permette di sperare che un altro domani sia possibile anche per lei che adesso desidera solo librarsi in cielo, in un volo emozionante verso quel sole che non la farà più scottare ma solo rinascere.

Conclusioni

Lo consiglio vivamente a tutti quelli che cercano storie appassionanti a  tinte  forti che possono anche emozionare e restare nel vostro cuore per sempre .

Voto

4/5

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