Appuntamento ignoto di Fabio Rennani

Appuntamento ignoto

«Adele ha sempre odiato dover dipendere da eventi che non può controllare. Vediamoci alle dieci, nel piazzale dentro il parco. È il messaggio arrivato stamattina. Non ha risposto subito, ma poi ha deciso di seguire la follia da cui è stata pervasa in quest’ultimo periodo.» Adele Conti è una donna bella, intraprendente e risoluta, manager di successo di una grande azienda romana. Ha però un segreto, anzi, più di uno. E, quando il suo cadavere viene ritrovato nel parco vicino a casa in una piovosa notte di novembre, la ricerca del suo assassino scoperchia il pozzo nero di bugie, inganni e tradimenti che hanno accompagnato gli ultimi mesi della sua vita. Chi era davvero Adele Conti? In una Roma autunnale splendida e violenta, le indagini dell’ispettore Claudio Innocenti e della criminologa Patrizia Valle si articolano tra false piste e improvvise rivelazioni che coinvolgono a vario titolo tutti i protagonisti della storia, ognuno dei quali ha nell’armadio piccoli o grandi scheletri che Adele aveva scoperto prima di essere uccisa.

Introduzione

Che cosa accade quando uomini e donne tentano di correre più della stessa frenesia del vivere? Non si accontentano di ciò che hanno anzi, lo perdono con la gelida carezza dell’indifferenza e in questa irrefrenabile caduta nella perdizione più oscura si restringe persino il focus del loro obiettivo e il corpo si sente attraversato da quel brivido di paura che aveva persino dimenticato. Non si potrebbe mai immaginare che quell’asettica emozione che accelera il cuore, blocca il respiro e persino le parole appartenga all’ultimo alito di vita. Da quest’inaspettato e rocambolesco giaciglio in cui non riposa nemmeno la morte, ha inizio un’indagine serrata su vizi e pulsioni in cui nulla è come sembra perché anche la più tranquilla e monotona delle apparenze può celare al suo, interno il più lacerante e sconvolgente degli inganni .

Aneddoti personali

Prima di tutto devo ringraziare veramente di cuore l’amico scrittore Simone Pavanelli che mi ha segnalato e regalato una copia per Natale di quest’accattivante romanzo. Seguo perlopiù la Collana Giungla Gialla in cui lo avrei visto benissimo tra l’altro ed è per questo che se non fosse stato per Simone lo avrei sicuramente perso e sarebbe stato davvero un peccato. All’inizio ho pensato ecco l’ennesimo noir con il commissario complessato che indaga sul morto di turno. Pagina dopo pagina invece mi ha conquistato facendomi amare la dark lady della situazione così come all’epoca ho amato Max Martini di Porazzi. Un viaggio incantevole per costruzione ritmo e scrittura che mi ha spinto a ordinare l’altro volume che nel frattempo è uscito. Personaggi che inevitabilmente ti entrano dentro esattamente come spero di aver trovato in Fabio un nuovo amico perché sto scoprendo una persona veramente gradevole.

Recensione

Il ritratto della felicità incrociandosi con l’umana ambizione diventa come il mascara con le lacrime sbiadisce relegando l’esistenza in una pozzanghera senza anima più scura della notte. Adele Conti aveva tutto questo ma il suo destino appare legato a doppio filo con la superbia e per questo firma la sua implacabile condanna. Adele è una manager brillante e spregiudicata che non sopporta di dover andare in pensione. All’azienda della famiglia Moretti lei ha dedicato la sua vita. Un’azienda romana che appare all’esterno fiorente e rigogliosa ma con un’analisi accurata il colosso industriale è un animale ferito che ha perso la sua competitività. Per Luigi e Marco i due tycoon non sono facili accettarlo e sfruttano ogni trucco illusorio possibile. Chiedono a uno dei loro migliori elementi di indagare sui concorrenti per scoprire segreti e omissioni per utilizzare poi ‘l’efferata arma del ricatto. Per i tycoon la scoperta anche di un solo scheletro rappresenterebbe il riecheggiamento di una possibile salvezza perché altrimenti alla deriva dovrebbero consegnare le loro stesse ossa. L’indagine svolta dalla donna si rivela ben presto vertiginosa oltrepassando i limiti dell’ossessione. Adele, infatti, inizierà a indagare anche su soci amici e parenti e questo la condurrà alla morte perché farà luce su inconfessabili segreti. In questo straordinario esordio l’autore costruisce un noir industriale avvincente raccontando una piega socioeconomica della nostra società. A indagare sulla morte di Adele è chiamato l’abile ispettore Claudio Innocenti da quattro anni single incallito ma incline alle passioni. Il suo cuore è diviso tra Anna l’indimenticabile ex moglie e Patrizia l’affascinante e perspicace collega. Il suo cuore è vittima consapevole di un intricato bivio emotivo e per questo accettando il caso, il quadro diventa un vorticoso bosco intriso da una fitta foschia. Solo il suo acume sarà il suo unico faro nella notte. Tutto sembra convergere e accusare Enrico Santi il marito della vittima. Un uomo inetto e rancoroso schiavo della solitudine. Il peso dell’odio è un movente perfetto e micidiale e l’ennesimo caso di femminicidio è ben presto servito. Se non fosse che il commissario Innocenti è un ribelle e ribaltando la prospettiva arriverà all’intricata risoluzione. L’autore con una scrittura ben calibrata e curata affida ai lettori questo magistrale gioco di specchi. Scrive, infatti, un noir sulle implacabili lacerazioni relazionali che alla luce della luna non possono celare la loro mistica fragilità. Ogni famiglia anche quelle apparentemente perfette non sono esenti da crepe. Il commissario si addentra in questo microcosmo ovattato per far brillare un barlume di verità. La domanda da porsi è chi era davvero Adele? Una vittima che nasconde un ‘ anima caritatevole facendo donazioni cospicue alla parrocchia locale o una spregiudicata dark lady ? Pagine incandescenti che attanagliano la mente che ha permesso all’autore di tracciare una protagonista che, anche se umanamente merita epiteti poco gratificanti dal punto di vista narrativo si rivela una figura ammaliante. Uno spietato gioco al massacro intrappolato in un’ intricata rete informatica . Uno specchio sociale decadente e incline alla morbosità che racchiude e descrive senza panacea alcuna vizi e perversioni perché ognuno possiede un lato oscuro. Tra carnefici che sono la perfetta incarnazione degli squali, avviene un’estenuante lotta in cui tutti provano a mordere, vince solo il più astuto che farà conoscere agli avversari il più abissale degli oblii .

Conclusioni

Un noir avvincente che vi terrà col fiato sospeso fino all’ultima pagina .

Voto

5/5

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