Blackwater – La saga completa di Michael McDowell

Blackwater

1919 . Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, nel sud dell’Alabama. I ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio Oscar, dovrà fare i conti anche con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della citta sommersa compare Elinor Dammert, capelli di rame e bellezza magnetica, con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi dentro il cuore dei Caskey. Per quattro decadi, la famiglia si sviluppa e si trasforma come un organismo vivente. Alcuni affrontano la morte, altri raccolgono la vita: tra riavvicinamenti inattesi, rancori sordi, separazioni inevitabili e lotte feroci giungerà infine il tempo delle profezie.

Introduzione

Cari tutti
Ecco è arrivato il momento non lo avreste mai detto ma sono morto anch’io Ci riuniremo in nome di quel legame che abbiamo saputo mantenere ben saldo nonostante le avversità. Non piangete mi raccomando le gocce di rugiada nei vostri sguardi trattenetele fino al giorno in cui ci rivedremo. Non lo diremo a nessuno, come abbiamo quasi sempre fatto quando stavamo vivendo una gioia. Era un processo automatico che scattava dentro di noi, lo so, ma il perché ve lo siete mai chiesto? Abbiamo sempre creduto e anche visto, che il dolore genere compassione e la felicità invidia sempre accuratamente condivisa . Avevamo paura che il nostro nemico di turno ce la portasse via questa felicità conquistata che ce la rubasse. A noi che di rubare ne sappiamo qualcosa vero? Come dicono nei film, ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale . Siete sorpresi, la morte ha finalmente svegliato in me il velato sarcasmo della libertà e me lo tengo stretto come un bambino in fasce, lo cullo e lo venero come il padre che non ho saputo essere in vita. Voi la chiamereste morbosità affettiva, io lunga prigionia della solitudine. Ḕ questa la nostra malattia. Ad altri sembrerà impossibile. Siamo tanti non è possibile sentirsi profondamente soli. Noi sappiamo che invece è così. Abbiamo posseduto sempre case troppo grandi ed è bello che qualcuno la notte lasci la porta socchiusa e la luce accesa, non è vero Queenie? . A quel bambino insegno quell’educazione sentimentale inclusiva che a me è stata negata. Non da tutti voi, beninteso solo alcuni ma dalla società intera, quella sì. Inglobato e ingabbiato in una marchiatura che nemmeno l’acqua dei nostri due fiumi è riuscita a togliermi. Se molti aspetti sono mutati in me e negli altri, bisogna ringraziare solo te dolce Elinor. Da quando sei comparsa nelle nostre esistenze in quel lontano 1919 in piena devastazione, Oscar ha trovato l’amore e noi tutti un’amica fidata. Per quanto mi riguarda, mi hai svegliato dalla lunga apatia che mi stava affliggendo e distruggendo. Credevo fosse il mio destino invece tu, mi hai ammaliato e ricordato che con me c’era c’è e sempre ci sarà la piccola Grace. Non si può dire che non sia mia figlia. Sei migliore di me mio piccolo raggio di luna in tante cose ma soprattutto per aver avuto il coraggio che a me è mancato. Non sai quanto mi manchi amore mio, ma spero di vederti il più tardi possibile. A te voglio dire due parole. La prima è scusa per non essere stato il genitore che ti saresti meritata e la seconda sempre collegata alla prima è grazie, perché con te ho imparato cosa vuol dire voler bene perché sei riuscita ad amarmi nonostante le mie mille imperfezioni. In vita ho acquistato stupide cianfrusaglie non per sperperare il denaro ma per colmare un vuoto. Un giorno ci rivedremo tutti quanti state tranquilli e brinderemo ricordando il tempo passato, proprio come avete fatto l’altro giorno. Come lo so nonostante sia morto da anni? Siamo proprio la famiglia delle domande senza risposta ma se scavate dentro qualcosa troverete ne sono sicuro. Non ho smesso di vegliare su di voi nemmeno adesso che siamo giunti nel calore delle case di milioni di lettori e chissà se proprio loro ci aiuteranno a far germogliare e raccogliere dal seme dell’odio e del conflitto interno e storico il ramoscello dell’amore .
Per sempre vostro
James Caskey

Aneddoti personali

Con questa saga ho avuto un rapporto rocambolesco che è passato dal rifiuto al puro amore e adesso in breve vi racconto. All’inizio mi sono innamorato solo delle copertine ma mi frenava la descrizione della casa editrice che puntava sul gotico, io non amo il genere quindi per mesi lasciai stare. Nel frattempo leggevo svariati commenti e recensioni. Giunte le festività, eravamo in libreria i miei genitori che ringrazio davvero dal profondo del cuore, sanno che quando mi regalano libri sono la persona più felice del mondo e mi chiesero cosa volessi senza indugi dissi la saga completa di Blackwater che nel frattempo era uscita in edizione pregiata con cofanetto. Un regalo davvero molto amato. Devo ringraziare però anche altre due persone che sono i miei amici Salvatore Sconzo e Valeria Gargiullo senza le cui parole non mi sarei convinto a leggere questa saga meravigliosa. Mi hanno altresì tenuto compagnia in questi sei giorni di lettura raccogliendo i miei pareri ed emozioni. Mi raccomando persone che mi seguite con affetto e stima non fate il mio stesso errore di includerla solo nel gotico perché Blackwater non è solo questo. Sono tutti e sei volumi bellissimi? Assolutamente no, il terzo e il sesto personalmente perdono un pochino dal punto di vista narrativo però c’è un motivo sono volumi di transizione il terzo verso il cambiamento, il sesto verso un commovente finale. Il quarto volume è il più bello di tutti dalla prima all’ultima pagina tanto che meriterebbe secondo me una recensione a parte, ma non vi preoccupate vi farò un’analisi globale dell’opera. Detto questo non posso non dire che la scrittura di McDowell resta magistrale per tutta l’intera opera che merita assolutamente di essere letta. Sono stati sei giorni meravigliosi in cui mi sono sentito in pace con me stesso perché stavo leggendo una storia appassionante con uno stile che ho imparato ad amare. Ero completamente rapito da quest’universo e in particolare i personaggi di James ed Elinor sono assolutamente i miei preferiti. Ormai aspetto con trepidazione la pubblicazione de Gli aghi d’oro. Come vedrete nella recensione ma soprattutto leggendo i libri è una storia drammaticamente attuale che riesce a riscaldare il cuore.

Recensione

Quante storie possono esserci all’interno di una famiglia? Legno levigato dall’ acqua che le mani dell’ uomo imparano a plasmare fino a dare la forma del contorno delle nuvole . Quello che travolge l’intera famiglia protagonista è il valzer lento dei cuori trafitti. L’autore vuole narrare in un climax incalzante le fasi decrescenti della civiltà. In un continuo alternarsi di sole e luna e nel mezzo lacrime di pioggia. Per quell’acuto grido di dolore inascoltato dai figli ingrati, sordi e ciechi che fondano il loro piccolo regno sull’indifferenza e l’apatia. La natura stanca di piangere decide di colpire con la sua forza devastante. La costruzione ricorda quella dell’antica Mesopotamia. Tutto nasce dall’acqua e a essa si ricongiunge, è un inesorabile richiamo. La storia è ambientata in Alabama e nelle zone limitrofe della parte sud orientale degli Stati Uniti. Una geografia che colpisce il lettore per la ruralità, brulicante di vita tra vegetazione e appassionanti scoperte. Una simbiosi inaspettata quella tra fiume e cielo che coinvolge anche la luminosità delle stelle. Allineate secondo un disegno divino mentre le Parche osservano e intrecciano i fili del destino in attesa del magico e fatidico incontro. L’economia della città di Perdido si fonda sulle segherie, la più importante è quella dei Caskey. Il giovane rampollo Oscar è immerso tra le rovine della sua amata cittadina, con il suo tuttofare Bray sta contando i danni quando la vede. Con Elinor Dammert è amore a prima vista. Elinor per i Caskey è il tempestoso e mistico seme del cambiamento. Si presenta come giovane e sperduta insegnante, di lì a poco prenderà servizio nella scuola locale ma gli insegnamenti più importanti li riserverà ai membri della famiglia tracciando le sue regole e alimentando la loro sfera emotiva. Il nucleo dei Caskey è fondato sull’onore e la rispettabilità ma sono pavidi nelle emozioni. Il personaggio di Elinor può essere letto come la versione gotica della Sirenetta di Andersen . Ḕ un personaggio metamorfico, spettrale ma che nonostante tutto è intriso di umana carnalità. Per lei la carnalità è sinonimo di quella libertà che nella sua vera forma non ha mai avuto. In lei sorge spesso una domanda, si chiede, infatti, se il corpo umano possa contenere tutta la sua traboccante emotività e lo comprenderà in un lungo viaggio nel momento in cui in un doloroso bivio dovrà scegliere che strada intraprendere. La metamorfosi nell’opera ha una duplice valenza quella spettrale e quella vitale è, infatti, spiegato come processo emblematico del vivere secondo i canali della forza della sofferenza e dell’immobilità. Il personaggio di Elinor nasce con una matrice negativa che diventa positiva quando si scontra con difetti ambizioni e vizi dell’umano soprattutto quelli della matriarca Mary Love. Lei è una donna arcigna, subdola e possessiva . Ḕ la vera antagonista dell’opera, non amerà mai Elinor, è la prima a captare qualcosa di sinistro in lei e per questo le due si renderanno protagoniste di svariate e divertenti scaramucce almeno fino a quando non si toccheranno il denaro e la sfera affettiva al punto tale da creare lacerazioni relazionali insanabili. L’opera è uno specchio della società sia passata sia attuale. Essa è una grande scacchiera in cui sono poste tutte le pedine in attesa che compiano la loro mossa talvolta intersecandosi tra loro. Quella dei Caskey è un’appassionante saga familiare che abbraccia tutto il Novecento. La società si divide tra bianchi e neri, il concetto di razza è molto vivido ancor prima del volume in cui sono narrati gli anni del secondo conflitto mondiale. Blackwater è un romanzo di denuncia sociopolitica alle amministrazioni comunali per la loro gestione, contro la violenza sulle donne e contro l’omofobia. Si consola però attraverso una società tipicamente matriarcale, anche le figure ecclesiastiche sono femminili. Le donne quindi guidano le azioni degli uomini convergendo sapientemente sacrificio e innovazione. Una lunga storia in cui il rischio ponderato, l’intelligenza e il pragmatismo sono premiati. L’opera è divisa in sei volumi, dal titolo si comprende l’elemento principale del volume accompagnato da accattivanti e significative copertine. La scrittura è magistrale, ammaliante e poetica. Lo stile è lucido, vibrante, suggestivo, ironico e toccante. L’autore riesce abilmente ad alternarsi tra i toni che ogni stile richiede, dosandoli perfettamente non c’è mai un eccesso. Va inoltre riconosciuta la sua bravura nell’aver costruito ogni personaggio femminile con una differente personalità. Tutti questi aspetti sono vividi anche grazie alla sublime traduzione di Elena Cantoni. Nell’opera il territorio ha un’importanza centrale non solo come sfruttamento delle risorse naturali ma anche come elemento divisorio. In città vivevano le persone eterosessuali, in campagna o in zone relegate gli omosessuali. Questo permette altresì all’autore di soffermarsi sulle relazioni affettive e il consequenziale istinto di genitorialità. Nell’ opera il rapporto coi figli è decisamente rocambolesco , spesso sono trattati non come persone ma come oggetti o terre da spartire . Pur non potendo parlare in ogni caso quasi mai di affettività calorosa si denota nell’opera nelle coppie eterosessuali un sentimento di genitorialità latente mentre nei personaggi omosessuali come James, Grace e Lucille è molto presente, anche se talvolta può sfociare nell’ossessione. Dei personaggi più giovani come Frances, Malcom, Lucille e Miriam il lettore conosce ogni tappa della loro formazione. Il concetto di formazione dell’autore è molto fatalista nel senso che ogni colpa azione o lavoro del genitore debba per forza ricadere e incidere sul figlio, almeno che questi non abbia i mezzi per mutare il corso delle cose. Un’attenzione assolutamente non secondaria è riservata alla disabilità motoria, cognitiva e alla scelta dei nomi. Mary Love non è proprio la rappresentazione dell’amore mentre il personaggio di Sister non è conosciuto attraverso il suo nome ma con il ruolo sociale che ricopre all’interno della famiglia. La casa è il nido in cui i personaggi si riuniscono ma è anche la raffigurazione degli spettri sensoriali e introspettivi. La cifra gotica è presente maggiormente nel primo, nel terzo e nel sesto volume, non è un elemento caratterizzante ma è utilizzato dall’autore in chiave dantesca come strumento del contrappasso. Sono molti i personaggi che agiscono combattendo le ingiustizie arrivando oltre l’immaginabile. Nell’opera c’è un forte senso etico, ogni personaggio deve pagare quando compie un’azione deplorevole. La saga appassionante di una famiglia un po’ bizzarra ma inclusiva con molti segreti e scene commoventi in cui tutto ritorna al suo posto e i paradisi labili recuperano la loro vivida forma infernale in cui regna solennemente il dolce sorriso della morte .

Conclusioni

Un classico imperdibile che merita di essere riscoperto per entrare in questo magico e ammaliante universo con personaggi straordinari e indimenticabili che grazie a un autore che non faticherete ad amare vi scalderanno il cuore .

Voto

5/5

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