Scritto nelle stelle di Maria Masella

Scritto nelle stelle

Albenga 1834. Mario è affascinante, misterioso e coraggioso. È un uomo di mare, proprietario e capitano di una nave, gli piacciono le donne, ma evita gli impegni e soprattutto l’amore, perché la sua vita è a rischio. Ogni giorno. Alba è giovane, bella e determinata, ma ha un “passato” e questo le ha fatto perdere la fiducia negli uomini e ha azzerato ogni possibilità di sposarsi. Inoltre, dopo la fuga del fratello, si occupa della modesta proprietà ereditata dal padre e cerca di mantenerla con tutte le sue forze perché la sorella minore abbia una dote per poter contrarre un buon matrimonio. Quando una forte pioggia distrugge le vigne poco prima della vendemmia, nessuno le fa credito e non riesce a farsi restituire i pagamenti che le sono dovuti, perché è una donna e non ha un uomo che la difenda. L’unica speranza è rintracciare un amico del padre e chiedergli un prestito. Ma per farlo dovrà partire e raggiungere Genova via mare. Alba e Mario si incontrano per un caso del destino e i loro percorsi si intrecciano tra pericoli che incombono, segreti e un’indomabile passione reciproca.

Introduzione

Quando accadono quegli eventi inaspettati di quelli che pensi succedano solo agli altri e mai a te.   Una coperta per accogliere la salsedine delle lacrime ma rivedere la direzione della bussola del cuore richiede il coraggio di un guerriero che la sera ha un solo attimo di pace per guardare il cielo e lasciarsi guidare dalla luce buona delle stelle.  Il pensiero e il brivido si tramutano in macchia   d’inchiostro ma ecco insorgere la paura perché quando un sentimento diventa parola allora è un’inconfondibile certezza. Eppure l’onda del mare delle emozioni è pronta a travolgerti e fare assaporare una nuova ricetta, che solo il tempo potrà chiamare inesorabilmente storia  d’amore.

Aneddoti personali

Ho conosciuto Maria il primo anno della pandemia grazie alle dirette sul gruppo Letto riletto recensito e la collaborazione tra il blog dell’amico Massimo Fazio e l’agenzia EditReal. Mi occupavo anche di regia e backstage e fu proprio in una di quelle giornate che la cara Michela Tanfoglio mi presentò l’autrice. Quando il mio blog è cresciuto e ho deciso di collaborare anche con la casa editrice Frilli, editore con cui la scrittrice ha pubblicato svariati volumi, la serie che l’ha resa ancora più famosa era già molto avanzata quindi sarebbe stato impossibile recuperare tutto senza restare indietro. Continuavo le recensioni fino a quando grazie alla dolcissima Giovanna conobbi quella che oggi è un’altra carissima amica ovvero Alessandra Morelli. La lettura del suo bellissimo romanzo d’esordio Quello che siamo noi pubblicato dall’amico Gianni La Corte, mi ha regalato più di quanto potessi desiderare . Ḕ grazie a lei che sono salito sulla nave di Altrevoci edizioni e sinceramente non vorrei scendere perché mi sono trovato veramente molto bene. Spero un giorno di poter incontrare e abbracciare Virginia, Marco e tutti gli altri fantastici membri di questa straordinaria famiglia. Per le feste natalizie ho ricevuto un bellissimo pacchetto da parte di tutti loro e aprendo c’era proprio il libro di Maria che tanto volevo leggere e non potevo non iniziare da questo. Una lettura piacevolissima e appassionante che ha saputo donarmi magia ed evasione e non ha disatteso le mie attese. A volte è bello chiudere la porta del mondo e sognare. Spero che mi possa portare bene. Ḕ giunto il momento di condurre questa storia al suo porto sapendo che quello del cuore l’ha conquistato. Sono felicissimo di aver letto finalmente qualcosa di Maria, in fondo la collaborazione con Altrevoci era un destino scritto nelle stelle a me, non resta altro che incrociare le dita.

Recensione

Due punti che si cercano incessantemente senza trovarsi mai. Almeno fino a quando non s’intrecceranno i fili del destino squarciando in due il cielo e convergendo la maestosità del mondo in un unico porto. La stella metamorfica del destino si tramuta in un guscio di noce per accogliere la voce affinchè qualcuno ascolti il grido della disperazione che si confonde con il frastuono inesorabile della pioggia. Quello che la natura maligna non poteva sapere quanto lei da sempre fosse abituata a camminare in mezzo al fango che la giostra della vita le buttava addosso. La felicità era un lusso previsto per gli altri, a lei non era concesso nemmeno quel grammo per tentare di alleviare l’insidioso peso sul suo martoriato cuore . Ḕ in preda alla disillusione che va incontro all’amore, proprio mentre sia il mare sia la montagna si accinge a salutare il lato oscuro della luna e quel pazzo mondo si tinge di quella sfumatura d’alba di cui lei porta il nome. Vola in alto l’albatro della solitudine tracciando inaspettatamente la scia dell’incanto. Quando la vede arrivare bella così com’è, non gli sembrava possibile che tra tanta gente lei si potesse accorgere di lui. Se solo li conoscesse lui, le dedicherebbe questi versi come l’inizio di una canzone. Il preludio di una grande storia d’amore. Alba dal canto suo sa che è meglio non fidarsi dei marinai, ha ossessioni troppo grandi da fronteggiare e quella del capitano Mario Accorsi appare fin da subito una fortezza inespugnabile. La polizia regia è, infatti, la balena da combattere perché dal cuore di Mario emerge una fiorente battaglia ideologica per cui è disposto anche a morire. Alba Ferrando è una ragazza coraggiosa e determinata cui la vita non ha risparmiato di conoscere il dolore e per questo che con una famiglia a carico lotta contro il marchio del giudizio poiché la gente pensa che lei sia fin troppo indipendente e spregiudicata. Vive grazie al vino prodotto dalle vigne, a causa delle calamità naturali dei mesi precedenti però rischia di perdere tutto. Nessuno poi le fa credito per un radicato maschilismo e così si ritrova costretta a partire per Genova in cerca d’aiuto. Una traversata empatica che fonda le radici sulla fiducia e sui luoghi da poter chiamare casa. Il romanzo è suddiviso in ventisei capitoli di varia lunghezza. La struttura è semplice ma lo stile è avvolgente e accattivante. L’autrice riesce a dosare magistralmente la materia trattata non eccedendo nei toni con una scrittura limpida e viscerale. Durante il soggiorno genovese Alba troverà ospitalità dai Venturi. Il mondo contadino e la piccola borghesia s’incontrano ma ancora una volta è inserito il marchio che l’opinione pubblica vigente definisce bizzarria. La famiglia Venturi si caratterizza per la sua inclusività e per la crescente clemenza quando uno spiacevole incidente rischierà di macchiare per sempre il loro onore. Un romanzo che come Pamela di Richardson si focalizza sulla vera nobiltà che nasce dall’animo e non dal rango. Si scoprirà che le famiglie Ferrando e Venturi sono legate da un segreto che del lettore scalderà il cuore. Personaggi dalla sfera sentimentale ingarbugliata tra amori maturi, errori e prime cotte inseriti nell’avvincente situazione storica che avrebbe condotto all’Unità d’Italia . Ḕ l’epoca dei duelli in cui la città di Albenga faceva parte del Regno di Sardegna, in cui Genova è un teatro in tumulto per le tempestose lotte dei carbonari. Un gioco di specchi in cui l’onore sovrastava i sentimenti, una realtà fittizia in cui l’apparenza giocava a dadi con la vita e persino con la morte. L’amore era visto come una’ scelta, uno strumento convenzionale da utilizzare in situazioni molto pericolose. Fremevano le ideologie nazionalistiche del Romanticismo per questo l’autrice mostrando ai lettori il volto vibrante dell’Eros vuole proteggere la storia tra Alba e Mario come fosse il più dolce dei segreti. Tra sotterfugi, amicizie, misteri e appassionanti segreti una magica storia d’amore che raccontata come fosse una fiaba esattamente come la canzone di Paoli regala ai lettori l’ultimo valzer della nostalgia dove resisteranno solo quegli amori che riusciranno a oltrepassare l’implacabile onda del tempo.

Conclusioni

Un romance storico avvincente e appassionanti che vi farà evadere ed emozionare.

Voto

4/5

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