Guerrieri della luce a galoppo sulla corda della libertà. Giorgio   Caponetti e l’ologramma della speranza .

Non esiste un’età per imparare il potere salvifico della speranza, aggrapparsi alle ali di un sogno col tocco leggiadro di bambino e poi sparire nel fulgore della notte. In realtà non è sparito del tutto si è tramutato in una straordinaria lucciola che incanta chi si ferma a guardarla e il suo passaggio è talmente breve che solo chi ha il cuore aperto alle emozioni, può notarlo. L’inspiegabile magia di un istante. Si vorrebbe trasformare in parola ma ormai l’ha preso in consegna il vento per comporne una canzone d’infinito amore che attraversa le epoche e si perde tra le montagne. L’acqua sorgente di vita mantiene il segreto e mette in comunicazione mondi apparentemente inconciliabili ma che incolpevolmente si stanno cercando. Li osserva e li rende gli eroi di una fiaba moderna che ha il sapore di un’antica leggenda. Quando il fantastico s’intreccia col reale, non esistono vere fate, gnomi o giganti ma la perfetta incarnazione che ricorda quanto ogni esistenza sia intrisa di bontà e malvagità. Non bastano queste due forze titaniche costantemente in lotta, a rendere il percorso ancora più impervio è l’imprevisto. Uno di quelli che porterebbe l’essere umano a scontrarsi faccia a faccia con la morte. Quando si apprende che tale sorte è toccata a un bambino ci si riempie di tanti perché che non hanno risposto alcuna . Ḕ la fedele rappresentazione del fatal volto del destino. Il pianto di madre Cerere giunge fino a Poseidone che fa approdare sul litorale sardo un anomalo cavaliere che troverà qualcosa di ancora più importante del Graal. L’autore ci racconta le bizzarre disavventure di Alvise Pàvari Dal Canal uno scorbutico accademico docente d’ippologia che si ritrova in Sardegna per conto dell’Università Ca ‘Foscari di Venezia perché gli è stato chiesto d’indicare quale razza di cavalli sia possibile inserire come Patrimonio dell’Umanità. Pensa subita al cavallo della Giara ed è lì per alcuni rilievi prima di consegnare la relazione. Durante il suo soggiorno incontra la piccola Nora. Un confronto di deboli sguardi. Uno specchio di solitudini. La piccola con la sua purezza riesce a scacciare i mulini a vento dell’ippologo con un battito di ciglia a testimonianza che tutti i giganti egoisti si sciolgono come neve al sole davanti ad un gesto di puro affetto. Nora è una foglia d’autunno, sta perdendo il suo colore ma non la sua sfumatura di verde, descritta dall’autore sulla falsariga della Beth alcottiana ed Elvira grassiana. La bambola raffigura quella donna che forse potrebbe non vedere la luce. La sua gabbia è tutt’altro che dorata è infida s’insinua nel corpo e nella mente, si chiama leucemia e mentre la sua partita sembra doversi fermare, la fantasia continua a galoppare superando veloce, dirupi e cascate. Si aggrappa con tutta se stessa alla leggenda del cavallo verde, in grado di trasformare i nefasti corvi del fato in colombe. Alvise e Nora guerrieri della luce destrieri a galoppo sulle corde della libertà mentre un violino suona l’armonioso canto facendoli cavalcare sull’onda della Storia settecentesca. Sulle orme di Marco e Colomba, su una rosa non ancora sbocciata che racconta d’ideologie giustizia soprusi sotto il segno di Napoleone. La libertà era una nota ribelle e così la sinfonia rimase incompiuta. Non poteva accadere ancora, non c’è peggior condanna di un bambino forzatamente ancorato allo c’era una volta quando lo stupore e la meraviglia dovrebbero ripetersi ancora in un presente e un futuro tutto da scrivere. Con la sua magistrale scrittura e uno stile scorrevole ma talvolta ricercato l’autore regala ai lettori una straordinaria fiaba per tutti che affonda nelle tradizioni sarde e veneziane coniugando due mondi che la barca della narrazione rende fatati creando emozionanti radici lontane. La passione per i cavalli permetterà ad Alvise di conoscere la dottoressa Bianca Tos e di provare per la donna quell’umano sentimento che qualcuno chiama amore. I due sanno che a un tramonto segue sempre una nuova alba e intraprendono una corsa contro il tempo affinchè la storia di Nora abbia un lieto fine e un magico inizio. Riuscirà Nora a vedere il cavallo verde e Alvise a mantenere la sua promessa? Una storia straordinaria dove si sorprende anche la speranza e si lascia andare a un liberatorio pianto.

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